Il buco nero del Sagittario gioca con le bolle di… raggi gamma

Il cosmo è sempre pieno di meraviglie. Grazie al telescopio James Webb lanciato nel Natale del 2021, siamo riusciti a scandagliare sempre più in profondità nel cosmo, illuminando l’abisso con nuova luce. 

Eppure, nuove ed entusiasmanti scoperte possono essere fatte guardando anche nel “vicinato”. Spostiamo i riflettori sulla nostra galassia, in direzione del buco nero centrale del Sagittario, ovvero Sgr A*. Passiamo dalle lunghezze d’onda degli infrarossi adottate dal James Webb e passiamo ai ben più energetici raggi gamma. Nel 2010, il satellite Fermi per i raggi gamma ha osservato, per la prima volta, due strutture uscenti dal piano della Via Lattea in corrispondenza del centro dove, come ben si sa, risiede il buco nero centrale. Queste strutture hanno una dimensione mostruosa: si estendono per ben 50’000 anni luce!

L’origine di tali strutture è stata dibattuta fino ad ora: intensa attività di formazione stellare, particelle cariche, fenomeni esplosivi associati all’attività del buco nero centrale. Dibattito che sembra essere giunto a conclusione: secondo un recente studio di Yutaka Fujita (Toyko Metropolitan University), le bolle sono generate da un vento di particelle cariche emesso da Sgr A*. Le particelle, interagendo con i gas presenti nella Via Lattea, danno vita a queste incredibili strutture secondo un meccanismo chiamato reverse shock: in pratica, un’onda d’urto che si osserva nella regione di interazione tra le particelle cariche del vento emesso dal buco nero e le particelle di gas della galassia. Ciò porta ad un aumento della temperatura del gas il quale emette nelle lunghezze d’onda gamma.

Yutaka Fujita ha dedotto questo scenario in base alle simulazioni confrontate con i dati di Fermi e del satellite giapponese Suzaku. Lo studio è molto importante poiché, secondo lo stesso, è da escludersi lo scenario esplosivo come generatore delle bolle dato che è necessario un flusso continuo nel tempo. Pensate che questo vento di particelle cariche dura da ben 10 milioni di anni!

Sgr A*, immortalato l’anno scorso nella famosa immagine grazie alla collaborazione EHT, non è solo un mostro di 4 milioni di masse solari ma è anche un giocherellone che si diverte a soffiare le bolle. Certo, non è che soffia l’aria all’interno di una miscela acqua e sapone, in realtà spinge particelle cariche verso il gas della Via Lattea ma, ehi, l’effetto è sempre meraviglioso… anche per gli adulti terrestri!

Scritto da Biagio

Fonti:

Fujita, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society
https://doi.org/10.1093/mnras/stac3312
 https://www.media.inaf.it/2023/01/03/bolle-soffiate-dal-vento-del-buco-nero-centrale/https://www.media.inaf.it/2023/01/03/bolle-soffiate-dal-vento-del-buco-nero-centrale/

Credits: ESA/GAIA/DPAC

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