ASTROFOTOGRAFIA DELLA SETTIMANA – GIOVE

Con l’astrofotografia della settimana, oggi facciamo tappa sul più grande pianeta del nostro Sistema Solare, Giove, il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole con una massa maggiore di tutti gli altri pianeti del nostro sistema solare messi insieme e una gravità due volte e mezzo superiore a quella terrestre. È un cosiddetto gigante gassoso, composto principalmente da H ed He. Una composizione molto simile a quella del sole, il che potrebbe farlo sembrare una stella mancata, supposizione in realtà sbagliata. Data la sua caratteristica di grande massa il pianeta ha una grande influenza nello spazio che lo circonda e, dai pochi satelliti scoperti con l’osservazione visuale, a cominciare da Galileo, si è giunti ad elencarne almeno 79. Di questa influenza massiva ne ha fatto le spese la cometa Shoemaker-Levy 9 che, dopo essersi disgregata in più di 20 frammenti a causa delle forze di marea originate dal pianeta, ha terminato la sua corsa infilandosi nella sua atmosfera. Questo fenomeno, unico ad essere visto con questo dettaglio, fu monitorato e ripreso dal telescopio spaziale Hubble.


Giove non ruota come un corpo rigido. Il periodo di rotazione degli strati superficiali (le nubi) è considerevolmente più lungo ai poli che non all’equatore. La sua rotazione è la più rapida tra quelle dei pianeti del sistema solare (circa 10 h) ed il pianeta non è sferico essendo appiattito ai poli. La sua atmosfera è divisa in due fasce: la fascia equatoriale (detta sistema 1) e le fasce verso i poli (dette sistema2). La fascia equatoriale ha una rotazione più breve di quella del resto del pianeta.
Giove presenta un nucleo roccioso relativamente piccolo composto di ferro e silicati ad una temperatura di circa 30000 °C sul quale insiste uno spesso strato di Idrogeno metallico liquido sul quale poggia l’atmosfera gassosa per circa 1000 km composta all’82% di Idrogeno, 17% di elio ed il restante 1% di altri elementi. I gas riscaldati dal calore interno del pianeta risalgono nell’atmosfera superiore raffreddandosi e formando nubi di cristalli di ammoniaca che danno luogo alle zone chiare visibili.

Queste ed altre caratteristiche fisiche sono state ottenute principalmente attraverso le osservazioni effettuate in vari periodi da parte di sonde spaziali che sono transitate dalle parti del pianeta e/o sono state dirette verso il pianeta.

Tali osservazioni sono iniziate con le sonde Pioneer 10 e 11, lanciate all’inizio degli anni 70 verso la esplorazione del sistema solare. Pioneer 10 transitò a circa 131000 km dalla superficie di Giove alla velocità di 126000 km/h e misurò per la prima volta alcuni dati relativi all’atmosfera ed alla magnetosfera gioviana. Pioneer 11 sbirciò il pianeta da più vicino (46000 km) e arricchì i dati della magnetosfera e dell’atmosfera gioviana inviando anche delle foto del pianeta di ottima qualità.

Al sistema 2 appartiene una delle caratteristiche dell’atmosfera gioviana: la grande Macchia Rossa che In questa foto risalta ben visibile, una formazione ciclonica grande 3 volte la terra che dura da oltre 300 anni, ma anche altri dettagli della superficie, come ulteriori piccole formazioni cicloniche e la sua atmosfera turbolenta.
 

La foto è stata scattata il 31/10/2022 con seeing medio/buono, frutto dell’unione dei fotogrammi di 10 video da 90″ ciascuno con la tecnica dello stacking. 

I software utilizzati sono:

  • AS3! per lo stacking delle immagini
  • Astrosurface per tirare fuori i dettagli
  • Winjupos per la derotazione (il pianeta ha una elevata velocità di rotazione e non si può riprendere per molto tempo senza effettuare appunto una derotazione)
  • Photoshop per bilanciamento colori e dettagli fini

Attrezzatura: 

  • Celestron C8 su montatura alt-az 
  • Camera di ripresa zwo asi224
  • Barlow 2x (@4000mm di focale)

A cura di Luca Giannatiempo e Alberto Fienga

Il gigante del Sistema Solare Giove. Crediti foto: Luca Giannatiempo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto