James Webb ci ha regalato una nuova foto, parliamo di NGC 346, una regione ad alta formazione stellare situata nella piccola Nube di Magellano, una galassia nana vicino alla Via Lattea, rivelando al suo interno la presenza di una consistente popolazione di giovani stelle e di strutture di gas e polveri mai osservate prima.
Queste zona è molto distante e piccola da studiare, ma risulta di fondamentale importanza poiché la sua composizione, composta per lo più di elementi leggeri (bassa metallicità), è simile a quella delle galassie primordiali vissute nel “Mezzogiorno Cosmico”, ovvero circa 3.5 miliardi di anni dopo il Big Bang.
L’immagine del JWST ha permesso di osservare la presenza di stelle che accrescono materia e la presenza di polveri, confermando quindi che anche con una bassa metallicità, ci sono tutte le condizioni favorevoli per la formazione stellare e planetaria.
In realtà questi fenomeni erano già stati osservati in passato, queste stelle però avevano già raggiunto le 7 masse solari, grazie al JWST è stato invece possibile arrivare a studiare stelle con masse fino a un decimo di quelle solari, permettendo di comprendere se e come la bassa metallicità influenza le protostelle.
Altro contributo essenziale sta nell’aver osservato delle polveri all’interno dei dischi di accrescimento delle protostelle, lasciando supporre che la formazione di pianeti rocciosi possa essere avvenuta nel nostro universo molto prima di quanto si pensasse, ricordando che questa zona ha una composizione molto simile alle galassie durante il mezzogiorno cosmico.
Autore: Vincenzo Bisogno
Fonte: https://www.media.inaf.it/2023/01/31/oltre-trentatremila-giovani-stelle-per-jwst/

