Ieri, 20 Aprile, è stato effettuato il primo test della Starship completa del proprio lanciatore Super-Heavy.
Il test ha raggiunto i principali obiettivi con successo. Scopo del test era il distacco del razzo dal suolo terrestre in modo da testare anche la nuovissima torre di lancio di SpaceX, il raggiungimento del punto MaxQ (punto di maggiore pressione aerodinamica) e eventualmente il distacco eventuale della Starship dal booster con relativo ammaraggio. I primi due obiettivi sono stati pienamente raggiunti mentre per l’ultimo ci sono stati problemi che hanno portato i tecnici a decidere di far esplodere il razzo in modo che non potesse causare danni con un rientro incontrollato.

Starship è il vettore più potente mai costruito e il suo obiettivo è quello di riportare gli umani sulla Luna, e in un’ottica più ambiziosa anche quella di portare gli uomini per la prima volta sul suolo marziano.
Starship è composto da due stadi, il booster Super Heavy e dal secondo stadio Starship, il vero e proprio veicolo spaziale progettato per il trasporto di equipaggio.
A bordo dei due stadi troviamo equipaggiati i motori Raptor, motori interamente costruiti e progettati dalla SpaceX alimentati da ossigeno e metano.
Nel primo stadio sono presenti ben 33 motori Raptor, di cui quelli che non fanno parte dell’anello esterno sono in grado di direzionare il flusso in modo da far cambiare direzione al razzo.

La novità di questo vettore, come ci ha abituati SpaceX, è la riusabilità di entrambi gli stadi.
Il booster Super-Heavy sarà capace di riatterrare venendo catturato dalla torre di lancio, a cui è stato dato il nome di Mechazilla.
La starship invece è progettata in modo da poter riatterrare in verticale grazie ad una complicata manovra di rientro che abbiamo avuto modo di osservare nel 2021 con successo.
Grazie a questo test siamo ancora più entusiasti per questo grande progetto che speriamo possa permettere all’umanità di raggiungere nuovi traguardi ambiziosi.
Autore: Vito Saggese
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