50 VOLI PER INGENUITY

Ve lo ricordate Ingenuity, il piccolo elicottero che abbiamo lasciato sul suolo Marziano nel febbraio del 2021 con il rover Perseverance?
Possiamo annunciare che da pochi giorni ha effettuato il suo 50esimo volo con successo, oltrepassando di gran lunga le aspettative.
Il Mars Helicopter, Ingenuity, nasce come dimostrazione tecnologica per testare per la prima volta il volo controllato a motore su un altro pianeta. Ginny, così come è stato soprannominato, è stato progettato dal JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA; è alto 49 cm e i suoi rotori misurano un’apertura di 121 cm.
Il primo volo dimostrativo è avvenuto il 19 aprile 2021, dimostrando la capacità dell’elicottero di volare nell’atmosfera estremamente rarefatta di Marte. Dopo la fase dimostrativa Ingenuity è stato sfruttato come compagno di Perseverance per lo studio del suolo marziano, dimostrando come lo scouting aereo potrebbe aiutare nell’esplorazione di Marte e di altri mondi.

Ingenuity ripreso dalle telecamere di Perseverance in una fase di volo, Credit: NASA

L’atmosfera di Marte essendo molto più densa rende difficoltosa la progettazione di un drone che permetta di generare abbastanza portanza da sollevarsi in volo; la densità atmosferica del pianeta è circa un centesimo di quella terrestre, densità che si riduce ancora più negli inverni marziani.
Il rover è quindi dotato di eliche molto lunghe con la capacità di raggiungere una rotazione di 2400/2900 giri al minuto, circa 10 volte di più di quanto sarebbe necessario sul suolo terrestre.
Genny è dotato di diversi sensori tra cui due telecamere: una telecamera di navigazione in bianco e nero e una telecamera a colori. Per l’alimentazione sfrutta un pannello solare che permette la ricarica delle batterie durante il giorno marziano.

Componenti principali di Ingenuity, Credit:NASA

Il piccolo elicottero continua ad essere operativo, tuttavia a differenza dei primi sorvoli ora si trova in una zona del suolo marziano non sempre pianeggiante che gli potrebbe provocare molti problemi in fase di atterraggio, inoltre a rendere il tutto più complicato vi è la necessità da parte di Ingenuity di rimanere vicino Perseverance, dove sono presenti gli strumenti che permettono le comunicazioni con il centro di controllo della Nasa.

«Stiamo sorvolando i resti prosciugati di un antico fiume, pieno di dune di sabbia, massi e rocce, e circondato da colline che potrebbero mangiarci a colazione. E anche se di recente abbiamo aggiornato il software di navigazione a bordo per aiutarci a determinare i campi d’aviazione sicuri, ogni volo è sempre un’impresa» spiega Josh Anderson, responsabile delle operazioni presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa.

Nonostante la paura che la missione possa terminare da un momento all’altro possiamo già affermare che è stata un successo senza precedenti.

«Sappiamo fin dall’inizio che il nostro tempo su Marte è limitato e ogni giorno operativo è una benedizione. Che la missione di Ingenuity finisca domani, la prossima settimana o tra qualche mese è qualcosa che nessuno può prevedere al momento. Quello che posso prevedere è che, quando succederà, ci sarà una bella festa». dice Teddy Tzanetos, responsabile del team della missione al Jpl.

Autore: Vito Saggese

Fonti:

https://www.media.inaf.it/2023/04/21/ingenuity-50/

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