Con l’attuale astrofotografia della settimana facciamo tappa su una splendida nebulosa il cui nome è IC 443, ma è più nota come Nebulosa Medusa.
Si tratta dei resti di un’esplosione di supernova avvenuta in un lasso temporale che va dai 3000 ai 30000 anni fa. E’ possibile trovarla nella costellazione dei Gemelli e dista da noi all’incirca 5000 anni luce.
La nebulosa è molto estesa, e con un diametro di oltre 50 arcominuti ha dimensioni apparenti maggiori di quelle della Luna piena. Apparenti perché la sua grandezza reale è di circa 70 anni-luce!
E’ formata da vari “gusci” con raggi e centri differenti; uno di questi fa parte di un resto di supernova molto più antico, risalente a 100 000 anni fa, denominato G189.6+3.3.
IC443 non è l’unico oggetto presente nella foto: si può notare infatti un’altra nebulosa sulla destra il cui nome è S249. Si tratta di una regione H II ossia una nebulosa ad emissione formate da gas ionizzato dalla radiazione emesse da stelle giovani, blu e calde, che sono infatti presenti in quella regione
Trattandosi dei resti di un’esplosione di supernova è naturale chiedersi chi abbia causato questo evento. La risposta ci viene data grazie ad alcuni studi effettuati su questo oggetto che, grazie alle immagini prese dal telescopio Chandra (che osserva nella banda X) combinate insieme alle immagini prese nel visibile, hanno permesso di identificare una pulsar dal nome CXOU J061705.3+222127 (detta brevemente J0617).
I ricercatori hanno infatti trovato la regione in cui si trova questa pulsar, che non è altro che una stella di neutroni che ruota molto velocemente su se stessa che emette onde radio creando il cosiddetto “effetto faro”. Sono state inoltre trovate tracce di una struttura ad anello intorno alla pulsar e dei jet: il primo potrebbe essere l’effetto di un’onda d’urto mentre il secondo riguarda dei fasci energetici che attraversano la pulsar nei due poli. Tutte caratteristiche che confermano la presenza di questo oggetto, che un tempo era una stella molto massiccia che ha esaurito tutto il carburante e terminato la sua vita con una spettacolare esplosione di supernova.
Di seguito i dati tecnici della foto scattata dal nostro socio Nazzareno:
Montatura Celestron AVX
Telescopio Omegon 61/335
Riduttore 0.82
Camera ZWO 294MC PRO
Filtro Optolong Ultimate 2’’
Telescopio Guida SWBONY 30/120
Camera guida ASI 120 MC/S
Sistema operativo ZWO ASIAIR PRO
60 frame da 180 secondi
Gain 250 , temperatura -15°
Flat,Dark,Bias
A cura di Paolo Rota e Nazzareno Mucci