Orione, dal mito greco alle porte di Tannhäuser

Mito, cacciatore, costellazione, cintura, nebulosa: se fossimo in un noto programma televisivo le cinque parole elencate potrebbero portarci, astrofili o non astrofili, a Orione.

Il mito di Orione risale all’antica Grecia: secondo la leggenda Orione era un cacciatore, un gigante figlio di Poseidone (dio del mare) e della mortale Euriale, a sua volta figlia di Minosse (re di Creta, committente del famoso labirinto).

Un giorno, sull’isola di Chio, prese a corteggiare Merope, figlia del re Enopio. Il sovrano non la prese bene e fece accecare il gigante, per poi mandarlo via dall’isola.

Orione riuscì a rifugiarsi presso l’isola di Lemno dove si trovava la fucina di Efesto, il dio del fuoco e dei metalli. Il fabbro degli dei, preso a compassione, affidò Orione al suo aiutante Cedalione, affinché lo accompagnasse nell’estremo Oriente sull’isola di Eos, la dea dell’aurora.

La dea si innamorò del bellissimo gigante cacciatore e, tramite suo fratello, ridiede la vista a Orione. Il quale, appena ammirata la dea, a sua volta se ne innamorò perdutamente e i due si unirono in matrimonio.

Orione usciva quindi a caccia di notte insieme al suo fedele amico, il cane Sirio. La dea della caccia, Artemide, pur se famosa per la sua castità, si indaghi di Orione e venne respinta, in quanto il gigante era totalmente fedele alla sua sposa Eos.

Artemide ammiro allora la fedeltà dell’uomo, ma quando scoprì che Orione “dava la caccia” alle Pleiadi, le sette figlie di Atlante e Pleione, inviò lo Scorpione affinché uccidesse Orione. Approfittando del fatto che Orione e Sirio stessero riposando dopo una giornata di caccia, lo Scorpione sferrò il suo colpo mortale prima sul gigante poi sul fedele cane, che aveva tentato di difendere Orione.

Altre versioni del mito modificano sia la nascita sia la morte di Orione. Quel che è certo è che, una volta morto, il cacciatore fu posto da Zeus nel firmamento insieme al suo fedele cane Sirio, mentre lo Scorpione, pure morto dopo la sua missione, a sua volta è stato posto nella volta celeste e ovviamente non può incontrarsi con Orione.

La costellazione di Orione è una delle meglio visibili da quasi tutti i punti del pianeta Terra, in quanto si trova a cavallo dell’Equatore Celeste.

Immediatamente riconoscibile per la sua forma quasi “a clessidra”, viene spesso utilizzata per individuare altre stelle e costellazioni. 

Immaginando di osservare Orione così come si osserva la rosa dei venti, per esempio, nel quadrante di Sud Ovest troviamo Sirio, mentre nel quadrante di Nord Est troviamo Aldebaran, della costellazione del Toro.

Famosissima è la cintura di Orione, composta dalle stelle Alnitak, Alnilam e Mintaka. Proprio la cintura, che salta subito all’occhio, permette di individuare poi la costellazione nel suo complesso.

Tra le tantissime altre stelle della costellazione troviamo Betelgeuse, Rigel, Bellatrix et c.

Cielo invernale al cui centro compare la costellazione di Orione. Crediti foto: Nunzio Micale

“Io ne ho viste di cose che voi umani non potreste immaginarvi… navi da guerra in fiamme al largo dei bastioni di Orione…”

Non sono molti i richiami cinematografici relativi a Orione, che si tratti del mito o della costellazione.

Il più noto è sicuramente quello di Blade Runner (regia di Ridley Scott, 1982): alla fine del film l’androide, che sta per morire, rivela tutta la sua “umanità” ricordando appunto, tra le sue esperienze come soldato, “… navi da guerra in fiamme al largo dei bastioni di Orione” e “i raggi B balenare davanti alle porte di Tannhäuser”.

Nel film Stargate (regia di Roland Emmerich, 1994) lo scienziato Daniel Jackson riesce a decifrare una “mappa delle stelle” di origine aliena: una delle costellazioni della mappa è Orione.

In Men in black (regia di Barry Sonnenfield, 1997) film che parla degli avvistamenti UFO e dei Men in black in chiave ironica, uno dei protagonisti dice “Si trova sulla cintura di Orione”, ma in realtà Orione è un gatto.

A cura di Marco

FONTI

www.passioneastronomia.it

www.astronomitaly.it

www.storiedelcielo.it

www.osservatoriogalilei.com

www.treccani.it

www.astroumac.it

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