TROVATO IL FOSFATO SU ENCELADO

Grazie ad una recentissima pubblicazione sappiamo che Il fosforo è stato trovato in un oceano diverso da quelli terrestri! Una notizia entusiasmante, in quanto ci fa fare un passo in avanti verso la ricerca di vita al di fuori del nostro pianeta; il fosforo è infatti uno dei mattoni fondamentali per la vita così come la conosciamo.

Il fosforo fa parte dei sei elementi alla base della materia vivente, i CHNOPS. CHNOPS è l’acronimo per indicare gli elementi maggiormente presenti in chimica organica, ovvero carbonio (C), idrogeno (H), azoto (N), ossigeno (O), fosforo (P), zolfo (S).
Il motivo per cui sono fondamentali per i processi che portano alla vita è dovuto alla loro capacità di condividere elettroni formando legami covalenti e al fatto che sono molto piccoli, permettendo di avere elettroni molto vicini ai nuclei, comportando così legami molto resistenti.

Ma dove è avvenuta questa incredibile scoperta? La presenza di fosforo è stata rivelata su una luna di uno dei giganti gassosi del nostro Sistema Solare, su Encelado, la piccola luna ghiacciata di Saturno. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature e guidata dall’università Freie di Berlino, è stata possibile grazie ai dati raccolti dalla missione spaziale Cassini-Huygens, che ha terminato la sua missione sei anni fa tuffandosi nell’atmosfera di Saturno.

La missione Cassini è stata progettata in modo congiunto da NASA, ESA e ASI con lo scopo di studiare Saturno e il suo sistema, compresi i suoi anelli e i suoi satelliti.
All’interno della sonda Cassini era presente anche il lander Huygens che è atterrato sulla luna Titano, la luna di Saturno più grande.
La sonda è stata lanciata nel luglio del 2004 e dopo un viaggio di quasi 7 anni è rimasta in orbita intorno Saturno per 13 anni, superando di gran lunga le aspettative con cui era partita.

Rappresentazione artistica della sonda Cassini, Credit: NASA

Encelado, uno dei maggiori satelliti del gigante gassoso Saturno è già da molti anni tra i principali candidati per la ricerca di vita extraterrestre. Infatti, al di sotto della crosta ghiacciata che lo ricopre risiede un oceano di acqua liquida al cui interno precedenti studi avevano già evidenziata la presenza di una vasta gamma di composti complessi, talvolta contenenti carbonio.
Per poter studiare la composizione di questi oceani vengono sfruttati enormi geyser che espellono nello spazio particelle di ghiaccio provenienti dall’oceano.

Pennacchi criovulcanici di Encelado, Credit: NASA

La sonda Cassini ha studiato la composizione di questo materiale espulso nello spazio dal pennacchio criovulcanico della luna. L’analisi dei grani di ghiaccio ha permesso di dedurre i principali soluti nell’acqua dell’oceano e il suo pH alcalino.
Il fosforo, il meno abbondante degli elementi bio-essenziali, fino ad oggi non era ancora stato rilevato in un oceano extraterrestre.

Il processo di analisi dei dati non è stato affatto semplice.
I ricercatori hanno utilizzato uno strumento che riproduce i dati generati da un grano di ghiaccio; sono stati quindi provati diversi campioni con differenti composizioni fin quando le firme spettroscopiche non si sono trovate ad essere in accordo.

«Ho preparato diverse soluzioni di fosfati, ho effettuato le misurazioni e abbiamo fatto centro. La corrispondenza con i dati spaziali era perfetta», racconta Fabian Klenner, co-autore dello studio.

Altra cosa entusiasmante è la quantità di questi fosfati presenti all’interno degli oceani della luna, dato che i livelli sono almeno cento volte superiori a quelli degli oceani terrestri.

«Gli esperimenti geochimici e la modellazione dimostrano che queste alte concentrazioni di fosfato derivano da una maggiore solubilità dei minerali fosfatici, in Encelado e forse in altri mondi del Sistema solare con oceani ghiacciati […] Ora sappiamo che l’oceano di Encelado soddisfa quello che è generalmente considerato il requisito più rigoroso per la vita. Il prossimo passo è chiaro: dobbiamo tornare su Encelado per vedere se l’oceano è effettivamente abitato» conclude Glein.  

Encelado diventa così uno degli oggetti più interessanti del nostro Sistema Solare.

Autore: Vito Saggese

Fonti:

https://www.media.inaf.it/2023/06/16/mattone-della-vita-su-encelado/

https://www.nature.com/articles/s41586-023-05987-9

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