ESISTONO PULSAR CHE NON ESISTONO

Il titolo può essere ingannevole ma diciamo che le cose stanno così: è stato scoperto un sistema binario dal bellissimo nome J1912-4410 che si trova a 773 anni luce da noi in cui si trova un oggetto compatto. Facciamo finta di avere i superpoteri e poter andare a prelevare con un cucchiaino un poco del materiale di questo oggetto: se lo portassimo sulla Terra peserebbe 15 tonnellate, un peso piuma praticamente! Questo oggetto compatto emette luce pulsante con una frequenza di 318.2 secondi, a voler essere precisi 318 secondi e un po’ (cit. Fabio Noaro).

Grafico che rappresenta la pulsazione del sistema binario J1912-4410. Crediti: Dr. Ian Heywood

Uno potrebbe pensare: “ma questa è una pulsar, un po’ strana ma resta comunque una pulsar”. Gli astronomi, quelli seri, direbbero: “go home strange pulsar, you are drunk!”. Gli astronomi normali invece cosa fanno, la studiano meglio.

Sappiamo che le pulsar sono oggetti che ruotano molto velocemente su sé stessi e sono lo stadio conclusivo di una stella di almeno 8 masse solari che dopo un’esplosione di supernova si trasforma in una simpatica stella di neutroni che ruota a velocità incredibili, dette pulsar per il loro famoso effetto faro. Le stelle di neutroni sono oggetti che hanno la massa del Sole concentrata in un raggio di poche decine di chilometri, rendendo la loro forza di gravità miliardi di volte più potente di quella della nostra amata Terra.

Ebbene tutte queste nozioni vanno a farsi benedire su questo oggetto dal bellissimo nome J1912-4410 (è sempre bene ricordarlo) perché in questo caso non si ha nessuna stella di neutroni, bensì una nana bianca!

Le nane bianche si ottengono da stelle come il Sole che dopo aver esaurito tutto il combustibile si espandono come supergiganti rosse e poi cacciano via tutti gli strati esterni di gas lasciando questo piccolo oggetto circondato da ciò che viene chiamata comunemente “nebulosa planetaria”.

Nel caso in questione abbiamo questa nana bianca che ruota intorno al centro di massa in comune con una nana rossa, una stella più piccola del Sole, in appena 4 ore.

Rappresentazione artistica di un sistema binario composto da una nana rossa e una nana bianca. Crediti: Mark Garlick//University of Warwick

Quello che si è scoperto accadere è che la nana bianca in questione inonda di fasci di particelle cariche e radiazione la compagna dando l’idea di avere una pulsazione come nelle pulsar. Questo a causa anche del suo potente campo magnetico, pari ad un miliardo di volte quello terrestre, che si presume esista a causa dell’effetto “dinamo” che si genera nel nucleo della nana bianca che può portare a questo risultato solamente se si trova una compagna molto vicina da cui ha assorbe massa, come nel caso di J1912-4410

«L’origine dei campi magnetici è una grande questione aperta in molti campi dell’astronomia, e questo è particolarmente vero per le nane bianche. I campi magnetici delle nane bianche possono essere oltre un milione di volte più forti del campo magnetico del Sole, e il modello della dinamo aiuta a spiegarne il motivo. La scoperta di J1912-4410 ha rappresentato un passo avanti fondamentale in questo campo» sono queste le parole di Ingrid Pelisoli, ricercatrice della University of Warwick e prima autrice dell’articolo pubblicato su Nature (che non è Novella 2000) che parla di questo interessante fenomeno.

Non è la prima volta che si scopre un oggetto del genere: è avvenuto già nel 2016 con il sistema AR Scorpii, ma il fatto che ogni volta si scoprano eventi così rari e strani ci fa capire quanto tutto ciò che si trova sopra di noi  sia affascinante e misterioso allo stesso tempo.

A cura di Paolo Rota

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