Mentre le giornate tornano ad accorciarsi e le ultime tracce di estate tendono a svanire, Settembre porta con sé la necessità di ricercare alcuni punti saldi. Motivo per il quale per la rubrica “Astrofotografia della settimana” vi proponiamo due immagini della nostra casa.
La Via Lattea, come già sappiamo, è il prototipo delle galassie a spirale, una tra le tante possibilità in cui questi agglomerati di stelle possono essere osservati.
Si è abituati a pensare alle galassie come a qualcosa di estremamente grande ed isolato, eppure esse tendono a raggrupparsi, a rincorrersi, sospinte dalla forza di gravità. Ed infatti la nostra galassia non è sola, ma corre a milioni di km/h, in un gruppo noto come Gruppo Locale, verso un punto che non possiamo vedere né immaginare. Il mistero di cosa sia questo Grande Attrattore che richiama a sé la Via Lattea e le altre galassie è stato a lungo dibattuto e resta sostanzialmente ancora aperto: questo perché il punto verso cui ci stiamo muovendo è nascosto al di là del centro galattico, dietro le coltri di polveri dense che racchiudono il cuore della Via Lattea.
Del Grande Attrattore parleremo ampiamente in un prossimo post, per oggi vi lasciamo con due splendide astrofotografie. Ringraziamo Pierangelo Granozio (IG: @pierangelogranozio) e Danilo Arrigo (IG: @danihurrygo) per le loro immagini della Via Lattea: la prima che inquadra il centro della Via Lattea con la costellazione del Sagittario ben visibile, la seconda che punta verso il tenue bagliore della nostra Galassia mentre attraversa Cassiopea.




Di seguito i dati tecnici:
1. Via Lattea (Pierangelo)
Fotocamera Nikon D 7500
Ottica: zoom Nikon 10 -20
Lunghezza focale: 19 mm
Apertura: 5,6
Tempo di apertura otturatore: 30II
ISO: 3200
Formato jpg – Dim. 3587 x 5380 pixel – DPI 240 – 6,5 MB – 24 bit
Unione di 9 scatti con Lightroom
2. Cielo notturno a Cisternino (Danilo)
Foto scattata il 12 agosto 2023
10 secondi di esposizione con iPhone
Lunghezza focale: 24 mm
Rapporto focale: 1.78
A cura di Ines G.
Il cielo notturno affascina per il senso di vertigine che trasmette al colto come all’inclita, all’addetto ai lavori come all’osservatore casuale che ne colgono l’immensità senza confini. In ogni caso si tratta di una visione difronte alla quale non si può rimanere indifferenti.