Con l’approssimarsi dell’autunno ci lasciamo alle spalle alcuni oggetti che ci hanno accompagnato fino ad ora, come il famoso triangolo estivo, e ci prepariamo ad ammirare quel che il cielo invernale ha da offrire.
Iniziamo la settimana proprio con una delle protagoniste dei prossimi mesi, la Nebulosa di Orione (M42).
Visibile nei cieli più tersi anche ad occhio nudo, come una stella dai contorni più offuscati, la nebulosa sarà osservabile da novembre al di sotto dell’omonima costellazione nella regione della “Spada”, un gruppo di oggetti stellari posto a sud della Cintura.
Situato ad una distanza di circa 400 pc, questo oggetto si estende per circa 24 anni luce e rappresenta un importante spaccato sull’evoluzione e formazione stellare.
Questo perché parliamo di una nube densa di gas e polveri, con una forte prevalenza di H II, caratteristica che la rende, come tutte le proprie “gemelle” sparse nell’universo, un cuore pulsante di vita. È proprio nelle nebulose che la formazione stellare ha origine, difatti all’interno di M42 sono riconoscibili diverse stelle giovani, alcune delle quali unite dall’interazione gravitazionale in un ammasso aperto noto come Trapezio.
Queste stelle non si limitano ad evolvere in modo isolato, ma plasmano a loro volta lo spazio circostante: emettendo una forte radiazione ultravioletta, esse allontanano gas e polveri interstellari, dando luogo a delle cavità apprezzabili mentre si osserva M42. Questo è un processo che alla lunga porterà la nebulosa a dissolversi del tutto, lasciando indietro soltanto il brillante ammasso aperto.
Per la splendida immagine della Nebulosa di Orione ringraziamo Nunzio Micale.
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DETTAGLI TECNICI
Canon eos 70D, 70/500 (f.7.0), Advanced Vx NexStar+, 80 scatti da180″ + flat, bias e dark, ISO 800.
A cura di I. Giudice