Iniziamo la settimana con questa fotografia elaborata dal nostro socio Giovanni Fiume, che ha come protagonista un ammasso stellare: NGC 6604.
Quest’oggetto si trova a circa 4600 anni luce da noi e a differenza degli ammassi globulari, che sono più antichi e con un numero di stelle molto elevato questo tipo di ammassi si forma solo nel disco galattico e contiene un numero di stelle molto più piccolo rispetto agli ammassi globulari. Tra gli ammassi aperti più famosi troviamo le Pleiadi e le Iadi.
Le stelle di questo ammasso sono di magnitudine compresa tra 7 ed 8, il che vuol dire che l’oggetto è osservabile già con un binocolo. Lo si può osservare a nord della nebulosa Aquila, e trovando 1° a nord sopra di esso è ancora ben visibile per il mese di ottobre.
Gli studi effettuati su queste stelle mostrano che hanno un’età relativamente giovane, tra i 4 e i 5 milioni di anni e sono principalmente stelle di tipo OB, ossia giganti blu molto calde e massive. Addirittura sono state trovate delle stelle di Wolf-Rayet, supergiganti blu estremamente massicce e violente, che rilasciano grandi quantità di idrogeno sottoforma di potentissimi venti stellari e la cui temperatura superficiale si aggira tra i 30000 e i 200000 gradi Kelvin (per rendervi l’idea la temperatura superficiale del Sole è di circa 6000 K).
Questo cumulo di neonate stelle giace all’interno di una regione H II formata da idrogeno ionizzato, il cui nome è Sh2-54: questo indica la presenza di una culla stellare all’interno della quale nuovi astri nasceranno nel corso dei milioni di anni. La nube di idrogeno si presenta come un leggero panneggio dipinto nel cielo estivo. Data la sua posizione nella coda della costellazione del Serpente, si può pensare a questo ammasso come al sonaglio del rettile il cui inconfondibile rumore si traduce, attraverso una sinestesia, nella luce delle stelle e dei gas presenti all’interno dello scatto fatto dal nostro Giovanni. Trovate di seguito i dettagli della foto.
Descrizione della fotografia:
Ripresa effettuata i giorni 10 e 11 agosto 2022 in Sardegna, presso l’agriturismo Il Lentischio – Sedini, prov. Sassari.
È stata usata una camera mono Moravian Instruments G2-8300 MK I applicata ad un tripletto APO 115 f/7 ridotto a f/5.6 su montatura Orion Atlas Pro AZ/EQ-G.
Il meteo inclemente mi ha limitato la ripresa al solo canale H alpha.
Dati ripresa:
H alpha: 40×300″ (4 h) -10°C bin 1×1
Maggiori dettagli tecnici sono disponili al link: https://www.astrobin.com/ysf9rd/?nc=collection&nce=2013
Testo a cura di Biagio e Paolo. Fotografia di Giovanni Fiume.