LETTO PER VOI
SIMONETTA DI PIPPO
SPACE ECONOMY
La nuova frontiera dello Sviluppo
Bocconi University Press Milano
Pag.192
€ 23,00
Voto 9
A chi non piacerebbe ritrovarsi un capitale equivalente di oltre un miliardo in oro, platino e altri materiali preziosi?
Questa improvvisa “vincita” potrebbe derivare dall’asteroide 16 Psyche, scoperto dall’astronomo direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte Napoli Annibale De Gasparis. Se i dati venissero confermati, sarebbe talmente enorme la quantità di materiali preziosi da mettere in crisi l’intera economia mondiale così come la conosciamo.
La domanda sorge spontanea. Abbiamo trovato l’isola del tesoro… ma come si fa a portare questa abbondanza e renderla disponibile sulla Terra?
Le risposte su scenari, ormai non tanto fantascientifici, si possono intuire nell’opera di Simonetta Di Pippo, astrofisica con un passato in ruoli apicali nell’Agenzia Spaziale Europea , Italiana Nazioni Unite e attualmente direttrice dello Space Economy Evolution Lab di SDA Bocconi School of Menagement .
Un lavoro di grande raccolta di elementi che riassume lo stato dell’arte di un nuovo tipo di economia che ha subito un’accelerazione esponenziale nel secondo decennio del terzo millennio.
La Space Economy è una realtà consolidata i numeri sono in crescita e le previsioni parlano di un peso economico quantificabile in miliardi a cinque cifre entro il 2040.
Se prima lo spazio era appannaggio delle agenzie spaziali governative che foraggiavano l’industria aerospaziale con commesse comunque d’importo rilevante , da una ventina di anni sono entrati in campo anche i privati che hanno fatto tesoro delle tecnologie acquisite per dare corpo a delle vere e proprie società orientate ad investire con la prospettiva di trarne profitto.
Miliardari d’oltre oceano, ad eccezione di Sir Richard Branson suddito di Sua Maestà Britannica ma operativo negli Stati Uniti, Elon Musk con Space X e Jeff Bezos con Blue Origins, per citare i principali, per nulla annoiati, non lesinano mezzi per raggiungere l’obiettivo di avere un accesso allo spazio a prezzi ragionevoli e offrirlo alle agenzie governative che riducono costi e sotto certi aspetti anche responsabilità.
La fase pioneristica, si può dire conclusa, ma ancora non è disponibile un mezzo “comodo” di accesso allo spazio, come siamo abituati alla narrazione della fantascienza è ancora molto lontano. Sarà una corsa che vedrà vincitori i competitor che avranno raggiunto standard di affidabilità e qualità dei mezzi che verranno ideati ed impiegati.
Ma la strada verso questa nuova frontiera non sarà semplice e non priva di ostacoli a iniziare da quelli burocratici. La legislazione è ancora carente e non priva di contraddizioni, per ora la fonte principale resta l’Outer Space Treaty che risale al 1967 che in pratica non concede privilegi a nessuna nazione sul possesso dei corpi celesti.
Ma il lavoro della Dr.ssa Di Pippo va oltre analizzando a 360 gradi tutte le problematiche possibili ma anche tutte le opportunità e le ricadute derivanti dalle attività aerospaziali, sin dagli albori, hanno sulla vita di tutti i giorni.
Il merito e anche quello di portare alla luce legami con campi apparentemente estranei e lontani anni luce dalle tematiche battute dal settore aerospaziale.
Attenzione particolare viene dedicata al valore delle formazione, soprattutto incrementare le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria –Engignering – e Matematica) che soprattutto nel nostro paese, pur con incrementi crescenti, è ancora insufficiente per le richieste future derivanti dalla Space Economy.
Sono passati oltre 50 anni dal balzo da gigante di Neil Armstrong e sembra che un rinnovato entusiasmo, salvo gli esiti di questa guerra scellerata, stia permeando le nazioni che lo spazio già solcavano con i nuovi ingressi, soprattutto Cina e India, che non hanno nessuna intenzione di fare da comprimari in questa nuova fase di esplorazione … con all’orizzonte prospettive di guadagno.
Il libro va letto con attenzione, la dovizia d’informazioni ne fa una perfetta guida per chi vuole approfondire l’argomento, ma anche un ottimo riferimento per chi è più “esperto” .
La prefazione è affidata alla penna storica dell’aerospazio italiano, Giovanni Caprara.
Simpaticamente potrebbe configurarsi un conflitto d’interesse .. nel 2008 è stato dedicato alla Dr.ssa di Pippo l’asteroide 21877 Dipippo … ma niente paura ce ne sarà per tutti.
Vincenzo Gallo
Segretario Tesoriere CANA