Non si poteva iniziare la settimana se non con una bellissima composizione di immagini effettuate dal nostro socio Nunzio Micale che ritraggono l’affascinante fenomeno dell’eclissi di Luna.
L’evento è avvenuto la sera del 28 ottobre intorno alle 22.14 ora italiana. In questo caso abbiamo potuto osservare un’eclissi parziale, dove solo il 6% della superficie lunare veniva oscurato dall’ombra proiettata dalla Terra.
In totale l’eclissi è durata quasi 4 ore e mezza in quanto si è avuta una prima fase intorno alle ore 20.00 quando la Luna è entrata nella penombra terrestre, poi è iniziata la seconda fase intorno alle 21.30 quando la Luna è iniziata ad entrare nella zona d’ombra terrestre rimanendoci fino alle 22.52. Il massimo dell’eclisse si è avuto intorno alle 22.15 quando è stato raggiunta la copertura del 6% della Luna. Infine è avvenuta la terza fase dove la Luna è uscita dalla zona di penombra, che è terminata intorno alle 00:30 del 29 Ottobre.
Ma perché avviene l’eclissi di Luna?
Il fenomeno avviene quando si ha un allineamento tra Sole, Terra e Luna tale che quest’ultimo si trovi nel cono d’ombra generato dal secondo corpo. Oltre al cono d’ombra si ha anche il cono di penombra, il quale è più ampio del primo. In base a dove si trova la Luna si possono avere tre tipi di eclissi lunari: la totale quando la luna è completamente inghiottita nel cono d’ombra, la parziale quando lo è in parte (come è avvenuto pochi giorni fa) e la penombrale, quando la Luna si trova nel cono di penombra.
Quanto si dovrà aspettare per vedere la prossima eclissi? La successiva ci sarà il 25 marzo 2024 ma non sarà visibile dall’Italia a causa dell’orario (7.13, oltre ad essere mattina la Luna sarà tramontata). Dobbiamo attendere qualche altro mese e arrivare al 18 settembre 2024 per poter vedere un’eclissi lunare parziale.
Per la prossima eclissi totale invece ci sarà da aspettare il 14 marzo 2025.
Dati tecnici:
Sequenza di 7 scatti, ognuno con somma di 80 pose da 1/1000”
ISO 250
Canon Eos 70D a fuoco diretto su Celestron C8
Montatura Celestron Advanced VxNexStar+
A cura di Paolo Rota e Nunzio Micale
