Il Centro Astronomico Neil Armostrong vi augura un felice Halloween 😃
Sapevate che questa festa ha origini astronomiche? Come del resto la maggior parte delle festività che conosciamo.
In questo periodo ci troviamo a cavallo tra l’equinozio di autunno ed il solstizio di inverno. Equinozi e solstizi, anche chiamati quarter days, dividono l’anno in quattro parti. Andando da un quarter day all’altro si passa per una sorta di punto medio, che viene definito “cross quarter day”. Uno di questi cross quarter day è proprio il 31 ottobre.
Il primo di questi corrisponde alla festa cristiana di Ognissanti, fissata da papa Gregorio III nell’ VII secolo d. C.
Ma in realtà in questo periodo era presente una festa con origini più antiche di quella cristiana, risalente addirittura al VI secolo a. C. ad opera del Celti.
Infatti secondo il calendario celtico il 1 novembre iniziava il nuovo anno, a differenza dei giorni nostri, celebrato tramite la festa di Samhain, da cui deriva Halloween. Il termine dovrebbe indicare la fine dell’estate e il passaggio alla stagione fredda, ma indicava anche qualcosa di pericoloso. Infatti, secondo la credenza popolare, il passaggio tra le due stagioni corrispondeva anche al passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Questi ultimi tornavano nel mondo dei vivi per creare danno e scompiglio tra la popolazione. E qual era il miglior modo per tenerli lontani? Travestendosi da fantasmi!
In questo modo gli spiriti non avrebbero riconosciuto gli esseri umani e non avrebbero causato danni. Da qui il motivo per cui ancora adesso questa tradizione di travestirsi è rimasta nel corso dei secoli.
Secondo gli studiosi, inoltre, alla mezzanotte del 31 ottobre l’ammasso aperto delle Pleiadi si trovava in culminazione, ossia raggiungeva il punto più alto del cielo. Adesso questo fenomeno avviene intorno al 10 novembre e il motivo è la famosa precessione degli equinozi!
Per celebrare questo giorno non potevamo non scegliere questa singolare foto del Sole che ricorda la celebre zucca di Halloween.
A cura di Paolo Rota