Siamo nel periodo di Halloween, quindi concludiamo la settimana con un’immagine di un fantasma cosmico!
Niente paura, si tratta solamente di IC 63, una nebulosa che si trova nella costellazione di Cassiopea a circa 550 anni luce, qui immortalata dal nostro socio Giovanni Fiume.
Ma cos’è che provoca questo effetto spettrale?
IC 63, come tante altre, è una nebulosa ad emissione, ovvero un agglomerato di gas ionizzato dalla presenza di una stella o più stelle che emettono radiazione ultravioletta. Questa, impattando contro gli atomi di idrogeno, li ionizza producendo il colore rossastro che caratterizza questo tipo di oggetti.
Nel caso della nostra nebulosa l’artefice della ionizzazione è Gamma Cassiopeiae, una variabile subgigante 19 volte più massiccia del nostro Sole!
Tuttavia questo non è l’unico effetto che la stella ha sulla nebulosa, infatti mentre la irradia Gamma Cassiopeiae sta distruggendo IC 63.
La subgigante emette dei venti talmente potenti che in futuro dissolveranno completamente il gas circostante, disperdendolo nello spazio profondo. Fenomeno che accomuna la nebulosa a tante altre, come ad esempio la nebulosa di Orione in cui i forti venti emessi dalle stelle al suo interno hanno plasmato le cavità evidenti durante la sua osservazione.
Questa nebulosa non è da sola, ma si trova in compagnia di altre nebulose, che messe tutte insieme occupano nel cielo la posizione di ben due lune piene!
Di seguito i dettagli tecnici:
Ripresa effettuata i giorni 11 e 12 agosto 2022 in Sardegna, presso l’agriturismo Il Lentischio – Sedini, prov. Sassari.
È stata usata una camera mono Moravian Instruments G2-8300 MK I applicata ad un tripletto APO 115 f/7 ridotto a f/5.6 su montatura Orion Atlas Pro AZ/EQ-G.
Filtro H alpha.
Dati ripresa:
H alpha: 37×300″ (3 h 5’) -10°C bin 1×1
Maggiori dettagli tecnici sono disponili al link: https://www.astrobin.com/op9o87/?nc=collection&nce=2013
A cura di Paolo Rota e Giovanni Fiume

