Eccoci arrivati ad un nuovo anno, pieno di obiettivi e con tanti buoni propositi.
E anche per il Centro Astronomico Neil Armstrong nel 2024 ci saranno tante novità!
Nel mese di gennaio il freddo invernale continua a farsi sentire ma intanto le giornate iniziano pian piano ad allungarsi. Nonostante ciò le ore di buio saranno sempre tante e ci permetteranno di osservare molti eventi astronomici.
Sapevate che in questo mese la Terra si trova nel punto di minima distanza dal Sole? Detto Perielio, il nostro pianeta ha attraversato questo punto solo poche ore fa, intorno alle 2 di notte. Da questo momento la Terra si allontanerà fino a raggiungere la massima distanza dal Sole, nel punto denominato afelio
Passando agli oggetti visibili, la Luna inizierà l’anno nella sua fase calante diventando Nuova il giorno 11. La prima Luna piena dell’anno si avrà il giorno 25. Essa è anche nota cme Luna del Lupo, in quanto, durante il mese di gennaio le antiche popolazioni europee ed americane sentivano maggiormente l’ululato dei lupi presenti nelle foreste che circondavano i loro villaggi. In realtà, a seconda della cultura la Luna piena di gennaio assume un nome diverso: è normale anche sentir parlare di Luna dell’Orso o Luna del Cervo nell’emisfero australe. In realtà, a seconda delle culture viene attribuita alla Luna Piena di Gennaio un nome diverso. E’ quindi normale sentire anche la Luna dell’Orso o Luna del Cervo nell’emisfero australe.
Molto suggestive saranno le congiunzioni del nostro satellite con Giove e con le Pleiadi nei giorni 18 e 20 gennaio rispettivamente.
Nel mese di Gennaio saranno osservabili praticamente tutti i pianeti del Sistema Solare. Non si troveranno tutti però nelle stesse condizioni di visibilità!
Mercurio e Venere saranno visibili poco prima dell’alba insieme a Marte, che però sarà molto basso sull’orizzonte.
Giove e Saturno, invece, saranno visibili durante la sera già dopo il tramonto, con il secondo che sta riducendo gradualmente la sua visibilità.
Anche Urano e Nettuno potranno essere osservati durante la sera, ma per poterli ammirare sarà necessario utilizzare un binocolo oppure un telescopio in cieli dove l’inquinamento luminoso è assente.
Nelle notti di Gennaio saranno visibili le tipiche costellazioni del cielo invernale. Già dalle prime ore di buio si potranno ammirare il Cancro e il Leone, costellazione in cui si trova il famoso tripletto di galassie molto ambito dagli astrofotografi.
Alzando poi lo sguardo verso lo zenith si potranno vedere Cassiopea e Andromeda, dove si trova l’omonima galassia, e la costellazione di Perseo da cui, scendendo con lo sguardo, si troveranno Toro, Gemelli e Auriga. Anche qui ci sono tantissimi oggetti osservabili anche ad occhio nudo, come l’ammasso delle Pleiadi.
Ci sono poi le costellazioni della Balena e dell’Eridano che, seppur di grandi dimensioni, non presentano stelle molto luminose.
Regina indiscussa del cielo di Gennaio, ma di tutto il cielo invernale, è senza dubbio la costellazione di Orione: il leggendario cacciatore seguito dal Cane Maggiore dove si trova la stella più luminosa dopo il Sole, Sirio. In questa regione sono innumerevoli gli oggetti di profondo cielo di interesse degli astrofotografi: non possiamo non citare la nebulosa di Orione, ma senza dimenticarci della Nebulosa Fiamma e della Nebulosa Testa di Cavallo.
Ultime ma non per importanza le costellazioni di Orsa Maggiore e Orsa Minore, che solcano i nostri cieli senza mai tramontare.
Anche a gennaio sono presenti importanti sciami meteorici. Tra i più famosi sicuramente quello delle Quadrantidi, dette anche Bootidi per via della loro vicinanza alla costellazione di Boote, già visibile dalla fine del mese di Dicembre ed il cui picco si avrà il 4 gennaio. Questo sciame ha origine dall’incrocio dell’orbita terrestre con i frammenti dell’asteroide 2003 EH1: fenomeno che dà luogo fino a 200 meteore all’ora rendendolo uno tra gli sciami più potenti osservabili. Ma non sarà l’unico visibile!
A partire dal 10 gennaio, e fino al 22, si potrà ammirare lo sciame delle Gamma Ursae Minoridi in direzione dell’Orsa Minore. Il picco di questo sciame, molto più debole rispetto a quello delle Quadrantidi, si avrà il 19 gennaio.
Il 2024 parte all’insegna di comete molto interessanti! Abbiamo la 62P TSUCHINSHAN 1, visibile con un buon strumento a notte inoltrata, tra la costellazione del Cancro e quella del Leone. A seguire la 103P/HARTLEY visibile nella costellazione dell’Idra. New entry è la 12P/PONS-BROOKS che attualmente si trova tra le costellazioni di Lira e Cigno ad alte magnitudini (quindi luminosità debole) e che, in primavera, transiterà sotto le costellazioni di Toro e Orione raggiungendo la magnitudine 5 che, per cieli con poco inquinamento luminoso, vuol dire visibilità ad occhio nudo.
A cura di Paolo Rota
Fonti:
https://starwalk.space/it/news/full-moon-january
https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Gennaio_2024
https://starwalk.space/it/news/january-meteor-showers
https://www.astronomia.com/2023/12/31/il-cielo-di-gennaio-2024/
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?43607-Comete-dei-mesi-di-dicembre-gennaio