Salve! Eccoci qui alla prima pagina di calendario girata nel nuovo anno. I primi freddi di gennaio sono ormai alle spalle e si prospetta un febbraio molto ricco dal punto di vista astronomico.
Meteo permettendo, i protagonisti del cielo di febbraio saranno i pianeti e la nostra Luna. Una serie di interessantissime congiunzioni riempirà il cielo invernale di questo mese che avrà – tra le altre cose – un giorno in più per via del fatto che il 2024 è un anno bisestile.
Si inizia con la prima congiunzione del mese, con un sublime incontro tra Luna e Venere all’alba del del 7 febbraio. Il giorno 15, invece, sarà il turno di Giove per abbracciare il nostro satellite in una favolosa congiunzione.
Alle prime luci del 22 febbraio, i pianeti Marte e Venere si incontrano offrendo una vasta scelta a chi avrà il coraggio di svegliarsi prestissimo (o fare tardissimo!). Anche Saturno ed Urano saranno presenti, ma purtroppo il primo sarà difficile da osservare poiché apparentemente molto vicino al Sole mentre il secondo è poco brillante come pianeta, richiedendo condizioni di cielo buio ideali ed un telescopio di apertura sufficiente.
Anche il nostro satellite avrà il suo spazio questo mese. La Luna piena del 24 febbraio viene chiamata Luna della Neve per via del periodo particolarmente freddo che la accompagna: un nome attribuito dai nativi americani che tutt’oggi sussiste e ci affascina. Sarà inoltre una Luna “piccola” poiché molto vicino alla fase di apogeo, ovvero, di massima distanza dalla Terra: si troverà a circa 402000 km, ben oltre la media di 384000 km.
Di particolare interesse per l’astrofotografia in questo periodo ci sono le galassie M 81 ed M 82, rispettivamente, la Galassia di Bode e la Galassia Sigaro: entrambe site a metà strada tra i puntatori dell’Orsa Maggiore e la Stella Polare, in questo periodo sono ben visibili e rimangono molto alte sull’orizzonte. Si consiglia l’approccio alla loro fotografia in occasione della Luna nuova, ovvero nei giorni subito successivi al 9 febbraio.
Insomma, se le nuvole permettono, si potrà vedere tantissimo in questo mese. Ora una piccola digressione in merito al fatto che il 2024 è bisestile. Come ben sapete, l’aggiunta di un giorno in più ogni 4 anni sul calendario deriva dal fatto che il calendario gregoriano non è allineato precisamente con il tempo necessario per la Terra a compiere un giro intorno al Sole. Difatti, mentre il calendario gregoriano consta di 365 giorni soltanto, la Terra per compiere l’orbita totale intorno al Sole ci mette 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 56 secondi. Questo vuol dire che ogni anno si accumulano circa 6 ore di differenza che – casomai non vengono recuperate – porterebbero dopo 700 anni ad un inconsueto inizio dell’estate nell’emisfero boreale in corrispondenza di dicembre!
Ecco perché questa differenza di 6 ore all’anno, moltiplicata per 4 anni, porta ad avere circa 24 ore da recuperare, ed ecco perché il 29 febbraio compare nei calendari come un giorno in più.
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Biagio De Simone
FONTI:
- https://starlust.org/the-night-sky-in-february/
- https://www.meteo.it/notizie/eventi-astronomici-2024-cosa-ci-regala-il-nuovo-anno-31f7dfb#:~:text=Occhi%20al%20cielo%20a%20febbraio%202024&text=Un%20appuntamento%20%22ghiotto%22%20per%20gli,in%20cielo%20il%2024%20febbraio.
- https://www.ad-italia.it/article/calendario-astronomico-2024-luna-nuova-eclissi/#:~:text=A%20febbraio%20avremo%20un%20quarto,nelle%20trib%C3%B9%20dei%20nativi%20americani.
- https://www.focusjunior.it/scuola/perche-esiste-l-anno-bisestile-2/#:~:text=Ma%20per%20quale%20motivo%2C%20ogni,attorno%20al%20sole%20una%20volta.
Fotografia di M 81 ed M 82 a cura di Giovanni Fiume
Programma utilizzato per la congiunzione Luna – Venere: Stellarium