EUCLID INIZIA AD OSSERVARE L’UNIVERSO

Questa settimana, nel giorno di San Valentino, sono partite le prime osservazioni scientifiche del telescopio spaziale Euclid.

Fino alla fine del mese il telescopio progettato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e lanciato nell’estate scorsa punterà i propri strumenti in una zona di cielo grande oltre 500 volte la Luna piena proiettata nel cielo, in direzione delle costellazioni di Bulino e Pittore, nell’emisfero australe. Questa è solo la prima delle numerose osservazioni che verranno fatte da Euclid, che solo nel primo anno svolgerà il 15% dell’intera survey. Si dovrà aspettare però il 2026 per avere i primi dati scientifici.

Immagine artistica rappresentante il telescopio Euclid che osserva delle precise zone di cielo. Crediti: ESA-CC BY-SA 3.0 IGO

Lanciato nell’estate del 2023 il telescopio spaziale Euclid avrà il compito di scandagliare il cielo per scoprire i misteri che avvolgono il cosmo. Per la precisione, dovrà fornire importantissime informazioni sulla materia oscura e l’energia oscura, le due principali componenti dell’Universo.

Per farlo dovrà osservare miliardi di galassie distribuite in tutto il cielo. Fino ad ora le immagini raccolte da Euclid erano test di collaudo delle strumentazioni che, purtroppo, hanno avuto dei problemi tali da dover riprogettare l’intera survey!

Infatti è stata riscontrata l’inattesa presenza di una piccola quantità di luce solare diretta verso lo strumento di Euclid che osserva nel visibile nel caso in cui particolari angolazioni venivano assunte dal satellite. Per risolvere questo problema è stata elaborata una nuova strategia che permetterà ad Euclid di osservare il cielo senza che il Sole causi alcun fastidio. Purtroppo per fare questo sono state escluse dalla survey alcune specifiche angolazioni con la conseguenze che le zone di cielo da poter osservare si sono ridotte.

Ma nonostante questo problema, alla fine risolto, ci si aspetta un incredibile contributo da Euclid. Questo telescopio è capace di rilevare, con una sola osservazione di circa 70 minuti, ben 50 mila galassie di cui fornirà immagini e spettri. Impiegherà poi solo 4 minuti per spostarsi verso la successiva zona di cielo da osservare, ripetendo questo ciclo per ben 40mila volte durante l’intera missione coprendo in totale circa un terzo dell’intera sfera celeste!

Per ognuna di queste galassie, poi, sarà possibile studiare la forma, la sua distanza e anche l’età fornendo così una mappa 3D della distribuzione di materia oscura nell’Universo.

Per avere risultati concreti la missione dovrà osservare, nei prossimi anni, oltre un miliardo e mezzo di galassie!

La missione Euclid, una volta portata a termine, ci permetterà di compiere notevoli passi in avanti sulla conoscenza dell’origine del nostro Universo e sulla sua composizione dandoci risposte, si spera, sulla materia oscura e sull’energia oscura.

Mappa del cielo che delimita le regioni che verranno osservate da Euclid. Crediti:  ESA/Euclid Consortium -CC BY SA 3.0 IGO

A cura di Paolo Rota

Fonti: 

https://www.media.inaf.it/2024/02/14/euclid-inizia-la-survey-scientifica/

https://www.media.inaf.it/2023/07/01/euclid-lancio/

https://www.esa.int/Science_Exploration/Space_Science/Euclid

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