Iniziamo la settimana con questa immagine molto suggestiva che ritrae la Nebulosa Grotta. Questo oggetto fa parte del catalogo Caldwell, da cui prende il nome di Caldwell 9, che comprende stelle, galassie, nebulose e altri corpi celesti per un totale di 109 oggetti. Fu creato dall’astrofilo Patrick Moore come un complemento al più noto catalogo Messier.
Può essere individuata all’interno della costellazione di Cefeo con una magnitudine apparente nel visibile di 10, guardando quattro gradi a Sud Sud-Est a partire dalla stella Iota Cephei. La sua distanza dal nostro Sistema Solare è di circa 2400 anni luce e risulta molto difficile osservarla al telescopio con un semplice oculare. Per avere un’ottima resa è consigliabile effettuare delle foto a lunga esposizione.
Questa nebulosa, che tra i vari nomi ha anche Sh2-155 o LBN529, è composta principalmente da idrogeno ionizzato. Al suo interno oltre ad una grande quantità di polveri che caratterizza le parti più oscure, la cui forma ha dato il nome di Nebulosa Grotta, sono presenti anche regioni di emissione causate dall’idrogeno ionizzato presente in grandi quantità e regioni di riflessione dovute a stelle presenti nelle vicinanze.
Inoltre grazie ai dati raccolti in banda X dal telescopio Chandra è stata scoperta la presenza di regioni di formazione stellare. Stelle molto giovani emettono una radiazione ultravioletta tale da ionizzare il gas circostante, ecco perché si ha la presenza di idrogeno ionizzato in questa regione
La presenza di un denso campo stellare dovuta alla prossimità dell’oggetto in direzione del disco galattico rende l’immagine ancora più suggestiva.
Di seguito i dati tecnici:
Montatura Celestron avx
Skywatcher Quattro 200 f/4 asiair
Camera acquisizione asi 533mc pro
63 scatti da 300 secondi per un totale di 5.15 ore di integrazione
Elaborata con Astropixel processor piu Noisexterminator
A cura di Paolo Rota e Salvatore D’Ambrosio