La protagonista dell’astrofotografia della settimana è la galassia NGC 3521.
Questo corpo celeste fu scoperto dall’astronomo William Herschel nel 1784, con l’ausilio del suo telescopio di 47 cm, all’epoca considerato uno dei più potenti strumenti per osservare il cielo.
Dista da noi circa 30 milioni di anni luce e si trova nella costellazione del Leone, ben visibile in questo periodo. La sua estensione è di 50000 anni luce, poco meno della metà della nostra Via Lattea.
Si può notare dall’immagine, elaborata dal nostro socio Giovanni Fiume, che i bracci a spirale non sono ben definiti, apparendo quasi discontinui.
Una galassia con queste caratteristiche è definita come “spirale flocculenta”.
Nonostante ciò lo spettacolo che mostra è davvero notevole. E’ possibile osservarla già con un modesto strumento, data la sua magnitudine apparente di circa 11. Apparirà all’oculare come un piccolo batuffolo lattiginoso e, in condizioni di cielo ottimali, si riusciranno a distinguere il nucleo e gli strati più esterni.
Le zone più luminose all’interno dei bracci sono caratterizzate da regioni di alta formazione stellare. Nella zona più interna invece sono presenti stelle più vecchie.
Si suppone che l’alone che circonda la galassia si sia formato in seguito dell’interazione di NGC 3521 con altre galassie più piccole, e con il loro conseguente assorbimento.
Di seguito i dati tecnici
I dati sono stati scaricati da Telescope Live.
El Sauce Observatory, Location: Río Hurtado, Coquimbo Region, Chile.
Il telescopio usato è un Dall Kirkham della Planewave, il CDK24 da 60 cm f/6.5.
Su montatura Mathis MI-1000/1250 con encoder assoluti.
Camera QHY600M e filtri LRGB Astrodon.
Questi i dati di ripresa:
Bin 2×2
Lum:27x300s, R:27x300s, G:29X300s, B:32X300s
Integrazione: 9h 35m
Maggiori dettagli tecnici sono disponili al link:
https://www.astrobin.com/7avupq/B/?nc=collection&nce=2013
A cura di Paolo Rota, elaborazione di Giovanni Fiume
