Tra i più brillanti ammassi globulari dell’emisfero settentrionale e visibile – in buone condizioni – anche con un semplice binocolo c’è lui, l’ammasso globulare di Ercole.
Individuarlo è piuttosto semplice, vi basterà guardare verso l’omonima costellazione e riconoscere il suo corpo centrale: il trapezio. L’ammasso sarà visibile in cieli molto bui sul bordo destro, tra le stelle che definiscono una delle verticali del trapezio. Un modo alternativo per osservarlo fa riferimento a due stelle brillanti del cielo estivo, Vega ed Arturo. Costruendo la congiungente tra le due stelle, partendo da Vega, a circa un terzo della loro distanza sarà possibile osservare M13.
Con i suoi 13 miliardi di anni d’età, l’ammasso di Ercole è un ammasso globulare davvero antico.
Ammassi di questo tipo sono oggetti estremamente densi, con all’interno centinaia di migliaia di stelle confinate in un piccolo diametro. Questa elevata concentrazione fa sì che, a causa dei moti gravitazionali, alcune stelle arrivino a collidere tra loro dando vita alle cosiddette “blue stragglers”, le stelle vagabonde.
Il mistero delle blue stragglers risiede nella loro natura, dato queste che mostrano caratteristiche completamente diverse rispetto alle proprie compagne! Una delle principali proprietà di un ammasso è l’uniformità delle caratteristiche delle stelle che lo compongono, nata dal fatto che tutte le stelle di un ammasso hanno origine nella stessa epoca e nelle stesse condizioni. Le blue stragglers definiscono un’anomalia, ancora oggi oggetto di indagine, ma che potrebbe essere spiegata da questa over-density interna agli ammassi globulari.
Fun fact: l’ammasso globulare di Ercole fu preso in considerazione come potenziale destinazione di viaggi interstellari. Il 16 Novembre 1974 dall’osservatorio portoricano di Arecibo fu inviato un segnale codificato contenente varie informazioni sul genere umano in via simbolica per commemorare gli avanzamenti della struttura.
Ma non preoccupatevi, non c’è nessun rischio di contattare Trisolariani (ndr “Il problema dei tre corpi”) o altri popoli, il messaggio è ancora in viaggio e nell’istante in cui dovrebbe riuscire a raggiungere l’attuale locazione dell’ammasso, M13 potrebbe essersi allontanato a sufficienza da non essere sfiorato dal segnale.
A cura di Ines Giudice. Scatto di Giovanni Fiume.
DATI TECNICI
Ripresa ottenuta da 240 scatti da 120 secondi l’uno, ripresi il 14-27-28 Aprile 2024 in provincia di Salerno.
8h di integrazione.
Camera astronomica a colori ASI2600MC PRO
Celestron Edge HD 800, ridotto a f/7 su montatura AZ-EQ6.
Per maggiori dettagli sui dati tecnici:
https://www.astrobin.com/lfzxtw/B/?nc=collection&nce=2013

