“E’ così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste.”
( Margherita Hack )
Bentrovati con la consueta rubrica sul cielo del mese. Siamo arrivati a giugno, in cui la primavera cede il posto alla calda estate.
Le giornate continueranno ad allungarsi, le temperature inizieranno a salire e le spiagge si riempiranno sempre di più.
Ma, nonostante le notti si accorciano, lo spettacolo del cielo notturno desta sempre incredibili sorprese.
Giugno inizia con la Luna in fase calante, diventando nuova il giorno 6. Il giorno 14 il satellite sarà nella fase di primo quarto, arriverà alla fase Piena il 22 giugno e completare il ciclo con l’ultimo quarto il giorno 28 giugno.
Come detto prima giugno segna la transizione dalla stagione primaverile a quella estiva. Questo avverrà precisamente il 20 giugno alle ore italiane 22.50: la durata del dì sarà la più grande raggiunta durante tutto l’anno, dopodichè le giornate torneranno ad accorciarsi.
Pianeti
Mercurio: nella prima parte del mese si vedrà molto basso sull’orizzonte verso Est e prima dell’alba, dopodichè sarà inosservabile da metà giugno per la sua congiunzione con il Sole. Tornerà visibile verso la fine del mese poco dopo il tramonto, sempre basso sull’orizzonte
Venere: la cosiddetta “stella del Vespro” resterà invisibile ai nostri occhi a causa della sua estrema vicinanza al Sole. Tornerà osservabile nella seconda parte del mese a nord-ovest dopo il tramonto
Marte: è uno dei pianeti con le migliori condizioni di osservabilità! Anche se visibile sempre nella seconda parte della notte sta aumentando giorno per giorno il suo periodo di osservabilità.
Giove: i primi giorni del mese sarà sarà tanto vicina al Sole da essere quasi inosservabile. Tuttavia, col passare dei giorni, si allontanerà sempre di più dalla nostra stella diventando visibile prima dell’alba. Da segnalare la congiunzione che avrà con Luna, Mercurio e Pleiadi la notte del 5 giugno.
Saturno: è il primo pianeta a sorgere durante la notte (seppur nella seconda parte). Le sue condizioni di osservabilità migliorano giorno dopo giorno e per la fine del mese sorgerà intorno alle 1.00. Da segnare una congiunzione con la Luna la notte tra il 26 e il 27 giugno.
Urano: al momento sorge poco prima di Giove nel periodo che precede l’alba. E’ necessario uno strumento per poter essere osservato.
Nettuno: sorge dopo Saturno sempre nella seconda parte della notte. Come per Urano è necessario un telescopio per poter osservare questo pianeta.
Questa notte è avvenuto un evento astronomico molto raro: tutti i pianeti del Sistema Solare (eccetto la Terra) hanno formato un allineamento unico nel suo genere. In più anche la Luna ha deciso di entrare in questa danza cosmica. Purtroppo, però, soltanto una parte di questo allineamento risultava visibile agli osservatori. Data la vicinanza al Sole, come già detto, osservare Giove e Venere è piuttosto complesso, inoltre Urano e Nettuno necessitano di uno strumento per poter essere individuati. Soltanto Saturno e Marte erano visibili ad occhio nudo.Per avere un altro allineamento si dovrà attendere il 2040 quando Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, insieme ad una sottile falce di Luna, saranno molto vicini (in maniera apparente) tra di loro.
Costellazioni del mese e oggetti di profondo cielo
Con l’arrivo di giugno tornano in scena le note costellazioni estive. Subito dopo il tramonto, nella fase di crepuscolo, iniziano a vedersi le prime stelle e subito balza all’occhio una stella gialla molto luminosa verso Nord-Est. Si tratta di Arturo, la stella principale della costellazione del Boote. Nelle sue vicinanze, andando qualche grado verso Ovest, in direzione della Chioma di Berenice e dei Cani da Caccia, si trova l’ammasso globulare M3.
Proseguendo verso Nord si va in direzione dell’Orsa Maggiore, costellazione ricca di galassie! Infatti qui si possono osservare le Galassie di Bode, la Galassia Vortice, la Galassia Girandola ma anche oggetti della nostra Via Lattea come la nebulosa M97. In quella direzione abbiamo ancora la costellazione dell’Orsa Minore in cui la stella Polare rimane fissa nella sua posizione e sopra di essa la costellazione del Dragone. Dirigendosi in direzione nord-est si scorgono le famose costellazioni estive: Cigno, Lira e Aquila le cui stelle principali, Deneb, Vega e Altair rispettivamente formano il famoso triangolo estivo. In questa regione di cielo, in zone lontane da inquinamento luminoso è possibile individuare una lunga scia bianca. Si tratta della Via Lattea, la nostra Galassia, e quel bagliore è dovuto alle miliardi di stelle che la popolano. Continuando in questa direzione ci sono anche altri oggetti di profondo cielo. Abbiamo le nebulose Nord America, Pellicano e Crescent nel Cigno, la nebulosa planetaria della Lira, M57, l’ammasso globulare M56 e tanti altri ancora!
Tra queste costellazioni e la costellazione del Boote abbiamo l’Ercole che ospita l’omonimo ammasso globulare (detto anche M13), uno tra i più luminosi del nostro cielo. In direzione sud abbiamo poi costellazioni tipiche dell’estate inoltrata come Scorpione (famosa per la sua stella rossa Antares) e la costellazione del Sagittario. Qui si trova il centro della nostra via Lattea, all’interno del quale è presente un buco nero supermassiccio, Sagittarius A*.
In questa zona si ha solo l’imbarazzo della scelta per l’incredibile numero di oggetti visibili. Ne citiamo alcuni tra i più famosi come la Nebulosa Laguna, la Nebulosa Trifida, la Nebulosa Omega e la Nebulosa Aquila (dove si trovano i famosi pilastri della creazione). Numerosi sono anche gli ammassi presenti, come M4, M19 ed M62. Alcuni di questi oggetti, come la Nebulosa Laguna, in notti molto terse, possono essere visti ad occhio nudo!
Sciami meteorici
Giugno non è un mese ideale per gli sciami meteorici. I pochi presenti, come quello delle Bootidi (picco a fine mese), hanno un massimo di meteore visibili in 1-2 all’ora. Di simile intensità abbiamo anche le tau Erculidi (picco 3 giugno), le omega e chi Scorpidi (4-5 giugno). A metà mese si avranno poi le Aquilidi(16-17 giugno), le theta Ofiuchidi(16 giugno) e le lambda Sagittaridi (19 giugno)
Angolo comete
Concludiamo questa rubrica segnalando le comete visibili in questo periodo. Iniziamo con la 13/P Olbers, visibile già con un binocolo data la sua magnitudine tra 7 e 8. Il 30 giugno raggiungerà il punto più vicino al Sole, il perielio. Abbiamo poi la 12P/Pons-Brooks già nota nei mesi scorsi. Il giorno 2 ha raggiunto il punto di massimo avvicinamento alla Terra e ora si sta allontanando dal Sole. Con una magnitudine tra 6 e 8 può ancora essere osservata, tuttavia nel nostro emisfero la si può osservare giusto un’ora prima dell’alba verso sud-est. Altra cometa è la 154P/Brewington che con la sua magnitudine 10 resta osservabile solo con dei telescopi. La si potrà ammirare bassa sull’orizzonte a nord-est prima dell’alba. Infine abbiamo la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), la cometa più promettente del 2024. Al momento resta ancora inosservabile nel nostro emisfero, ma la sua evoluzione farà sì che verso l’autunno sia visibile ad occhio nudo, forse. Perché si sa, le comete sono come i gatti: sono imprevedibili!
A cura di Paolo Rota.
Aforisma scelto da Domenico Tancredi
Fonti:
https://www.nanebrune.it/cielo-di-giugno-2024
https://www.unioneastrofilinapoletani.it/it/2024/05/29/il-cielo-del-mese-di-giugno-2024
https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Giugno_2024