L’esplorazione dello spazio ci permetterà di vedere cose che non abbiamo visto prima e che forse avremmo dovuto.
Neil Armstrong
Il mese di luglio è alle porte e questo ci fa immergere ancora più in profondità nell’estate del 2024. Tra i protagonisti del cielo di questo periodo spicca il Cigno: con la sua peculiare forma a croce romana, la sua sagoma è riconoscibile persino nei cieli urbani.
Ma, come ben sappiamo, nel cielo c’è sempre più di quanto non si veda ad occhio nudo. Dato che questa costellazione è attraversata dalla Via Lattea, nella sua direzione non mancano oggetti di notevole bellezza ed interesse scientifico.
Oggi vi parliamo di SH2-115. Questa nebulosa ad emissione si trova a circa 7500 anni luce di distanza dal nostro globo quasi a ridosso della stella Deneb, ovvero la coda del Cigno.
Dal punto di vista fisico, possiamo caratterizzarla come una regione H II. Ciò vuol dire che l’idrogeno al suo interno viene ionizzato dall’emissione ultravioletta di stelle azzurre molto giovani. Gli elettroni strappati agli atomi di idrogeno nel processo di ionizzazione si ricombinano con gli atomi e, nel fare ciò, perdono energia emessa sotto forma di luce, che è quella catturata dagli strumenti del nostro Edmondo.
Di seguito i dettagli tecnici e l’elaborazione finale.
Dati tecnici:
-Telescopio Newton 200/1000 PDS Explorer
-Correttore di Coma Skywatcher
-Omegon Vetec 571 C -5 Filtro Optolong L-Ultimate
-Light 80 X 300” – 31 Flat – 31 Dark Fllat
-Montatura equatoriale EQ6-R PRO
-Acquisizione N.I.N.A. – DDS PixInsight e Photoshop
Introduzione di Biagio, fotografia di Edmondo. Aforisma scelto da Domenico Tancredi