Da una zuppa di atomi e particelle si è arrivati agli elementi, alle stelle e agli esseri viventi. Per la scienza questi sono dati di fatto, ma non ci sono spiegazioni.
( Margherita Hack )
L’astrofotografia di questa settimana, opera del nostro Edmondo Giuliano, raffigura una delle protagoniste del cielo invernale: M78.
Situata a circa 1300 anni luce dalla Terra, nella costellazione di Orione, il segreto del suo bagliore risiede nella luce riflessa: il gas e la polvere interstellare all’interno della nebulosa agiscono come uno specchio cosmico, diffondendo la luce delle giovani stelle che la popolano. M78, infatti, è anche un luogo di grande attività cosmica. Tra le sue dense nubi di gas e polveri, nuove stelle stanno nascendo, rendendo questa regione una vera e propria fucina stellare.
Ma non è tutto: M78 è parte di un insieme più vasto di oggetti cosmici, noti come Complesso Molecolare di Orione, un’enorme regione ricca di nebulose e oggetti di grande interesse astronomico. Tra questi spicca la celebre Nebulosa di Orione (M42).
Grazie alla sua luminosità, M78 è visibile con un buon telescopio. E questo è il momento ideale per osservarla: durante il periodo invernale, infatti, Orione domina il cielo notturno. Per individuarla basta puntare il telescopio verso la celebre Cintura di Orione e spostarsi leggermente verso nord-est.
Di seguito i dati tecnici:
Telescopi O Lenti Di Acquisizione: Sky-Watcher Explorer 200PDS
Camere Di Acquisizione: Omegon veTEC 571 C
Montature: Sky-Watcher EQ6 Pro
Filtri: Optolong L-QEF 2″
Software: Pleiades Astrophoto PixInsight LE · Stefan Berg Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy (N.I.N.A. / NINA)
Telescopi Guida: SVBony SV106 60mm Guide Scope
Camere Guida: Player One Ceres-M