Cielo del mese: Gennaio 2025

“ L’astronomia è un viaggio lungo le distanze enormi che ci separano da altri mondi, altre stelle, altre galassie. Ma è anche un viaggio indietro nel tempo. La luce infatti un po’ di tempo ad attraversare le grandi distanze dello spazio, pertanto gli astronomi osservano altri mondi, stelle e galassie così come erano quando la luce grazie alla quale li vediamo li ha lasciati.

                                                                                            ( Steve Miller )

Buon anno e bentornati alla rubrica sul cielo del mese!

Siamo giunti nel 2025, già iniziato con un incredibile spettacolo di aurore boreali visibili in buona parte dell’Italia. Quest’anno, infatti, l’attività solare raggiunge il massimo per cui fenomeni di questo tipo non saranno così rari.

Nel mese di Gennaio le novità astronomiche non mancano.

LUNA E PIANETI

La Luna inizia l’anno in fase crescente. Nella fase di primo quarto, il giorno 7, raggiungerà il perigeo, mentre passerà all’apogeo il giorno 21. Di seguito sono elencate le date delle principali fasi:

Primo quarto: giorno 7

Luna Piena: giorno 13

Ultimo Quarto: giorno 21

Luna Nuova: giorno 29

Luna ripresa dal Monte Pollino in fase calante. Crediti: Nazzareno Mucci

Passando ai pianeti:

Mercurio: in questo mese è possibile scorgere il pianeta più vicino al Sole verso Est poco prima dell’alba.

Venere: il gemello della Terra risulta ben visibile dopo il tramonto. Con il passare dei giorni la sua permanenza nei nostri cieli aumenta sempre di più.

Marte: il pianeta rosso sta aumentando la sua luminosità notte dopo notte. Questo perché il giorno 16 si troverà in opposizione al Sole raggiungendo la minima distanza dalla Terra. Da segnalare la congiunzione con la Luna e la stella Polluce dei Gemelli nella notte tra il 13 e il 14. 

Giove: da poco tempo il gigante gassoso ha raggiunto l’opposizione e quindi risulta ben osservabile durante la notte diventando protagonista indiscusso del cielo insieme a Venere.

Saturno: il signore degli anelli anticipa giorno per giorno il suo tramonto. Ha condizioni osservative simili a Venere, con cui va in congiunzione la notte tra il 19 e il 20. 

Congiunzione tra Venere e Saturno nella notte tra il 19 e il 20 Gennaio. Immagine elaborata con Stellarium

Urano: il penultimo pianeta del Sistema Solare si presenta nei cieli nelle prime ore della serata per poi scomparire alla vista. E’ necessario l’ausilio di un telescopio per poterlo scorgere.

Nettuno: ha condizioni simili a Venere e Giove. Come per Urano è indispensabile usare un telescopio per poter osservarlo.

COSTELLAZIONI E OGGETTI DI PROFONDO CIELO

Per quanto riguarda le costellazioni il nuovo anno inizia in maniera molto simile a quello appena trascorso.

Partendo da Nord si riconoscono subito le costellazioni circumpolari dell’Orsa Minore (dove risiede la stella polare) e dell’Orsa Maggiore, ricca di interessanti galassie come la Bode e la Sigaro. Tra le due serpeggia la lunga costellazione del Dragone. Per la sua tipica forma a “W” risalta subito all’occhio Cassiopea, dove si possono trovare oggetti di profondo cielo molto interessanti come la Nebulosa Cuore e l’ammasso M52. Guardando verso lo zenith è possibile vedere Pegaso, con la forma di un grande quadrilatero, e Andromeda, dove in cieli con poco inquinamento luminoso è possibile ammirare ad occhio nudo l’omonima galassia. Più in basso, andando verso Est si notano prima la costellazione di Auriga, riconoscibile dalla sua stella Capella, e poi i Gemelli, dove si trovano le due stelle Castore e Polluce. Proseguendo, risalta la costellazione più affascinante del cielo invernale, Orione, individuabile per via della sua famosa “cintura”, composta dalle stelle Alnitak, Alnilam e Mintaka. Qui si possono osservare tanti oggetti interessanti come la ben nota Nebulosa di Orione, culla di nuovi sistemi planetari, o la Nebulosa Fiamma vicino alla Nebulosa Testa di Cavallo. Vicino ad Orione possiamo trovare i due fedeli animali del cacciatore, il Cane Maggiore, dove risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo dopo il Sole, e il Cane Minore in cui si trova la luminosa Procione. In direzione sud e ovest troviamo le costellazioni di Cancro e Leone (ricchissima di galassie) e la poco appariscente costellazione dei Pesci.

Nebulosa Fiamma e Nebulosa Testa di Cavallo nella costellazione di Orione. Crediti: Giovanni De Felice

SCIAMI METEORICI

Gennaio è caratterizzato dallo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei più importanti in assoluto. Viene chiamato anche sciame delle Bootidi in quanto il radiante da cui sembrano provenire le meteore si trova qualche grado sopra la costellazione del Bootes. Il picco di questo sciame è avvenuto il giorno 3 ma sarà osservabile per altre settimane. E’ consigliabile, per i più temerari, aspettare la mezzanotte per poter osservare un maggior numero di meteore in quanto il radiante di provenienza è basso nelle prime ore serali. Oltre a questo sciame segnaliamo anche quello delle rho Geminidi, con picco tra il 7 e l’8 Gennaio, e le alfa Leonidi, con il picco massimo la notte del 31 Gennaio

COMETE

Purtroppo questo mese non sono segnalate comete degne di interesse. In attesa della cometa C/2024 G3 che sta per passare al punto di perielio e quindi non è attualmente visibile, possiamo però citare la comete 13P/OLBER, che continua ad essere sempre meno luminosa, e la 333P/LINEAR, una debole cometa periodica che in questo periodo si trova tra la costellazione del Cigno e quella di Pegaso.

A cura di Paolo Rota. Aforisma scelto da Domenico Tancredi

Fonti:

https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Gennaio_2025

https://www.astronomia.com/2025/01/01/il-cielo-di-gennaio-2025/

https://www.unioneastrofilinapoletani.it/it/2024/12/29/il-cielo-del-mese-di-gennaio-2025/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto