ASTROFOTOGRAFIA DELLA SETTIMANA – RHO OPHIUCHI

“Forse un astronomo è come un ladro. Lavora nel buio della notte e cerca di rubare qualcosa dalla fabbrica di Dio.” (Fabrizio Caramagna)

L’astrofotografia di questa settimana vede protagonista la Nube di Rho Ophiuchi, immortalata in questo scatto dal nostro socio Nazzareno Mucci.

Situata a circa 400 anni luce nella costellazione dell’Ofiuco, questa regione è una delle più vicine aree di formazione stellare al nostro Sistema Solare. Si estende per quasi 14 anni luce e si suddivide in due blocchi principali, LDN 1688 e LDN 1689, connessi da intricati filamenti di nebulose oscure.

LDN 1688 è particolarmente attiva ed ospita numerose stelle in formazione. Grazie alle osservazioni agli infrarossi, come quelle condotte dal telescopio Spitzer, è stato possibile rivelare la presenza di numerose protostelle e dischi protoplanetari nascosti al suo interno!

Un tratto caratteristico della Nube è il bagliore azzurro prodotto dalla stella Rho Ophiuchi, il cui colore è generato dalla luce diffusa dalle particelle di polvere circostanti, che danno origine alla nebulosa a riflessione. Non lontano si trova la brillante Antares, una supergigante rossa con una massa circa 12 volte quella del Sole, che illumina le nubi vicine con una tonalità arancione, producendo il forte contrasto con le nebulose circostanti che caratterizza questa regione. 

La Nube di Rho Ophiuchi è una dei protagonisti del cielo estivo. È visibile nella costellazione dell’Ofiuco, individuabile nei pressi della brillante Antares, l’astro più luminoso dello Scorpione. Sebbene alcune delle sue stelle principali siano visibili a occhio nudo, per apprezzare appieno la bellezza di questa regione consigliamo l’utilizzo di  strumenti come un binocolo o un piccolo telescopio.

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