Astrofotografia della settimana: Pleiadi

A forza di guardare il cielo e di respirare a pieni polmoni l’aria fresca della notte, mi sembrava di riempirmi di stelle.

                                                                                     ( Tiziano Terzano )

L’astrofotografia della settimana è uno scatto del nostro socio Nazzareno Mucci con protagoniste le Pleiadi. 

Anche note come Messier 45, queste stelle formano un ammasso stellare aperto, situato nella Costellazione del Toro, a circa 440 anni luce di distanza dalla Terra. Le Sette Sorelle, così chiamate dai Greci, sono un gruppo molto giovane, con un’età stimata tra i 100 e i 150 milioni di anni.

La dominanza delle Pleiadi nel cielo notturno le ha rese rilevanti in diverse culture: per i maori segnavano l’inizio del nuovo anno, mentre dai Greci e nativi americani erano utilizzate per valutare la capacità di osservazione notturna, poiché il loro numero apparente e la visibilità mutavano in base alle condizioni atmosferiche.

Sono anche state fonte di ispirazione per molti letterati e studiosi: da Ovidio a Giovan Battista Odierna, che, in ambito filosofico, si ponevano il problema del loro numero reale; fino alla letteratura con Pascoli e D’Annunzio che ne traevano ispirazione per le loro poesie, elevandole a simbolo di bellezza e mistero.

Le caratteristiche principali dell’ammasso sono la straordinaria brillantezza e la vicinanza tra gli oggetti al suo interno. Inoltre, sebbene appaia come un ammasso composto da sole 7 stelle, queste sono in realtà più 1000. La sua peculiare colorazione, apprezzabile in questo scatto, è poi dovuta alla presenza di giganti blu e bianche di Sequenza Principale.

Come tutti gli ammassi aperti, anche le Pleiadi non costituiscono un sistema gravitazionalmente vincolato per sempre. Si stima che la loro esistenza complessiva durerà circa 250 milioni di anni, trascorsi i quali le stelle inizieranno a disperdersi nello spazio.

Immagine delle Pleiadi ripresa dal nostro socio Nazzareno Mucci

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