Astrofotografia della settimana: VIa Lattea con cometa

Non abbiate paura degli immensi misteri del Tempo e dello Spazio, temete piuttosto le azioni degli uomini.

                                                                                        Alfredo Betocchi



L’astrofotografia del giorno è un’immagine della Via Lattea del nostro socio Nazzareno Mucci. 

La Via Lattea è una galassia a spirale barrata, ovvero formata da un nucleo centrale da cui hanno origine diversi bracci a spirale che si estendono nello spazio. È costituita da gas, polveri e oltre 200 miliardi di stelle, che variano per dimensioni, età e tipologie. 

Il  nostro Sistema Solare è situato in una delle estremità del Braccio di Orione, una delle regioni più giovani della galassia. Al contrario, le zone vicine al centro della Via Lattea sono abitate da stelle più antiche e dense. Nel cuore della galassia, inoltre, si trova un buco nero supermassiccio, Sagittarius A*, la cui massa è stimata in circa 4 milioni di masse solari. Questo oggetto è invisibile agli strumenti tradizionali, ma la sua presenza è rivelata dagli effetti gravitazionali che esercita sulle stelle circostanti e dalla luce emessa dal suo disco di accrescimento. 

La Via Lattea ha dimensioni imponenti, con un diametro di circa 90.000 anni luce e uno spessore medio di 1.000 anni luce, anche se si stima che il disco galattico possa estendersi ulteriormente.

Inoltre, la nostra Galassia non è un sistema completamente isolato, ma fa parte del cosiddetto Gruppo Locale, al cui interno sono raggruppate più di 80 galassie ed il cui numero è in continua evoluzione. Tra le più famose abbiamo le due galassie satelliti della Via Lattea, la Grande e la Piccola Nube di Magellano, di cui vi abbiamo parlato in un precedente post. 

In questo scatto è possibile osservare anche la presenza della Cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, nota come la “cometa del secolo”, scoperta il 9 gennaio 2023 dall’osservatorio astronomico di Zijinshan, in Cina

Via Lattea con la cometa C/2023 A3 in alto a destra. Crediti foto: Nazzareno Mucci

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